Viaggio in Uzbekistan a luglio
Itinerario:
Tashkent-Urgench-Khiva–Bukhara–Shakhrisabz–Samarkanda-Tashkent
1ºGIORNO – Ogni giorno
ITALIA – TASHKENT (volo + 15 km)
Partenza dall’Italia con volo INTERNAZIONALE TURKISH AIRLINES via Istanbul o AEROFLOT via Mosca e pernottamento sul bordo. Operazioni di frontiera ed incontro con la guida locale per il trasferimento all’hotel (15 km) e pernottamento.
2ºGIORNO – Ogni giorno
TASHKENT – URGENCH – KHIVA (escursione + volo + 35 km)
Colazione. “Check out” hotel. Escursione la città vecchia, “eski shakhar”, si presenta come un dedalo di strette viuzze polverose su cui si affacciano case basse di mattoni e fango, moschee e antiche madrasse (accademie islamiche). LaMoschea di Khodja Akhrar (1404- 1490), il Mausoleo dello Sceicco Zaynutdun, con la cella sotterranea risalente al XII secolo. La madrassa di Barakkhan è una splendida scuola coranica del XVI secolo, la cui piazza si riempie di fedeli il venerdì in occasione della preghiera settimanale; nelle vicinanze sorge la piccola moschea Jami, risalente al XV secolo e utilizzata in epoca sovietica come officina per la lavorazione di lamiere. Il bazar Chorsuè un enorme mercato all’aperto, accanto alla madrassa di Kukeldash, frequentato da una moltitudine di gente proveniente dalle campagne circostanti che in genere indossa costumi tradizionali, la madrassa santa chiamata Khast Imam, di particolare interesse è la Moschea Tillya Sheykh, del XVI secolo, in cui si conserva quello che è ritenuto il più antico Corano esistente, segnato col sangue dello stesso Califfo Osman, assassinato nel 655., la Barak Khan, fondata nel XVI sec. da un discendente di Tamerlano, il mausoleo Kafal Shashi, tomba dell’omonimo poeta e filosofo dell’islam che visse dal 904 al 979. La mancanza di edifici antichi in questa cittа è compensata dalla presenza di grandi musei come il Museo di Arti Applicate inaugurato nel 1937 come vetrina per le arti applicate di fine secolo. Alle 17:00 trasferimento all’aeroporto, partenza per Urgench con il volo locale HY-1057 18.40 – 20.20.Arrivo a Urgench, trasferimento a Khiva (35 km). Cena e pernottamento in hotel.
3ºGIORNO – Ogni giorno
KHIVA (escursione)
Colazione in hotel. Intera giornata dedicata alla visita della città di Khiva. Una delle città più affascinanti della regione, con le sue strutture in stile arabo con colori che variano dal celeste al turchese, è rimasta praticamente intatta dal XVI secolo. Si trova a soli 35 km da Urgench e la sua visita è sorprendente. La città, vitale e suggestiva, conserva edifici monumentali bellissimi: moschee, minareti, madrasse, palazzi e mercati. Visitandola, ci si trova immediatamente in un altro mondo, come se il tempo per una volta fosse stato benevolo e avesse desiderato tramandare agli uomini tanta bellezza e armonia. Visita della cittadella di Khiva. Il compatto e affascinante centro storico, il più intatto in assoluto tra i centri della Via della Seta, enumera monumenti del XVII-XIX secolo: il complesso Ichan Kala, la Fortezza “ Kunya Ark” con l’harem e le vecchie prigioni; la Scuola Coranica di Amin Khan, la bellissima Moschea di Juma, costruita nel X secolo e restaurato nel XVIII secolo. La Casa di Pietra, costruita come splendida alternativa alla Kunya Ark, consiste in alcune costruzioni intorno ad un cortile, ed è circondato da un alto muro. Visita della Medrassa di Allakuli Khan, del bazar e del caravanserraglio. Il mausoleo di Pakhlavan Makhmud, del XIX secolo, è più bello e più sacro mausoleo di Khiva. Pakhlavan Makhmud (1247-1325), dottore e poeta, oggi è onorato come un persona sacra. Sulla sua tomba venne costruito il mausoleo con la cupola, in seguito distrutta. Nell 1913 venne costruito un nuovo complesso, che include in sé il sepolcro. All’inizio del XVI secolo Khiva divenne la capitale dell’impero timuride con un fiorente mercato degli schiavi e ancora nel XIX secolo, anche i più impavidi e coraggiosi temevano d’imbattersi in queste feroci popolazioni e di affrontare la loro desertica terra. La sua storia è intessuta di lotte con il vicino casato rivale di Buchara, con la Persia e nell’ultima fase con la Russia. Si entra nel centro storico di Khiva per la porta Koch-Darwaz e ci si trova in una cittа museo disabitata ma integra. Nella cittadella antica di Khiva, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, racchiusa da un perimetro rettangolare costituito da alte mura di mattoni, sono concentrati i principali monumenti storici. Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.
4ºGIORNO – Ogni giorno
KHIVA – BUKHARA (480 km)
Colazione in hotel e partenza per Bukhara (480 km 7 ore di strada), l’itinerario porta ad attraversare il fiume Amu-Darya e il deserto Rosso (Kyzilkum). In Uzbekistan ci sono due grandi fiumi: L’ Amu-Darya nell’antichità classica, era conosciuto con il nome di Oxus in greco e il Syr-Darya, conosciuto dai greci come Jaxartes o Yaxartes. L’ Amu-Darya nasce dalla confluenza dei Kara Darya e Naryn nelle montagne del Tien Shan, il fiume attraversa tutto il Kirghizistan, la parte orientale dell’Uzbekistan e quella meridionale del Kazakistan fino al Lago d’Aral per un totale di circa 2.200 km. La sorgente si trova nelle montagne del Pamir. Inizialmente prende il nome di fiume Pamir, parte da Zorkul, scorre verso est fino a Ishtragh. Lì gira verso nord e poi verso est nord-ovest attraverso l’Hindu Kush con il nome di Pjandž, marcando il confine tra Afghanistan e Tagikistan e successivamente quello tra Afghanistan e Uzbekistan per circa 200 km, fino a passare da Termez. Seguendo il confine tra Afghanistan e Turkmenistan per altri 100 km prima di entrare in Turkmenistan presso Kerki. Come Amu Darya, il fiume scorre attraverso il Turkmenistan da sud a nord, passando Turkmenabad e segnando il confine tra Turkmenistan ed Uzbekistan da Khalkabad. Grandi deserti nell’Asia Centrale sono Karakum e Kizilum. Il deserto del Karakum (anche Qaraqum) si estende in Asia centrale ed essenzialmente nel Turkmenistan, del quale occupa circa il 70% della superficie. Il suo nome significa “le sabbie nere”. Caratteristici di questo deserto sono i takyr, particolari conche di notevoli dimensioni separate da dune generate dai venti che spirano con forza nella regione. La depressione di Unguz divide il Basso Karakum da un altopiano a sud-est. La vegetazione è costituita solo da qualche arbusto come il saksaul e l’acacia delle sabbie. Il deserto del Kizilkum (anche Kyzyl Kum e Qyzylqum) è un ampio deserto che si estende tra Kazakistan e Uzbekistan, in Asia centale. Il suo nome significa “le sabbie rosse”. Il territorio è costituito per la maggior parte da una piana coperta di dune sabbiose. Importanti per l’economia sono i giacimenti minerari, in particolare oro, uranio, alluminio, rame, argento, petrolio e gas naturale. Arrivo a Bukhara, sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel.
5ºGIORNO – Ogni giorno
BUKHARA (escursione)
Colazione in hotel. Escursione per la città. Bukhara è la città della poesia e della fiaba. Visita alla Madrassa di Nodir Devan Beghi (1622) che fù costruito originariamente come caravanserraglio e poi diventata madrassa. La facciata è ornata con un mosaico di mattonelle smaltate. Visitamo la Madrassa Kukeldash (1568-1569) monumentale e molto ricca di decorazioni, come l’edificio del periodo di Abdulla Khan (1557-1598). La Madrassa di Ulugbek (1417) – la prima delle tre madrasse costruire da Ulugbek fu la madrssa a Bukhara. Seguendo le tradizioni del nonno Tamerlano, Ulugbek patrocinava le scienze e l’istruzioni. La madrassa di Abdal Al-Aziz-Khan (1652) – di fronte alla madrassa di Ulugbek costruita per ordine dell’Ashtarkhanide Abd al Aziz-Khan una nuova madrassa. Vista della più vecchia moschea nell’Asia Centrale – La moschea Magoki-Attari Fù costruita al posto dove era un tempio dello zoroastrismo. Il Simbolo principale della città è Il Minareto Kalyan, (“grande”), la sua altezza è di 47 m. Vicino al Minareto Kalyan si trova la moschea grande – La Moschea Kalyan, che è collegata al minareto con piccolo ponte. La cittadella dell’Arc (XVIII-XIX secolo) che fù il centro dell’organizzazione statale di Bukhara. Qui si trovano il palazzo dei khan, le moschee, la tesoreria, la segretaria governativa e la prigione. Visita il mausoleo Chashma Ayub (1380-1384/85) – il mausoleo dalle tante cupole. Chashma Ayub “il pozzo” o “la sorgente” di Giobbe è uno dei monumenti più antici di Bukhara. Il mausoleo dei Samanidi (X secolo) Fù costruito nel periodo di Ismail Samani (892-907) e diventa sepolcro famigliare dei Samanidi. Tutta la forma architettonica del mausoleo è semplicissima un cubo cinto da una semisfera. Suscita ammirazione la virtuosità della disposizione dei mattoni, gli ornamenti delle lastre, la proporzione ideale di tutte le sue parti. La moschea Bolo-khauz (1712) – complesso della speciale armonia e bellezza – E’ anche la moschea del venerdi (djuma). Il complesso include la moschea, che fù costruita nel 1712, il minareto – del 1917 e bacino. Concerto folkloristico in madrassa di Bukhara. Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.
6ºGIORNO – Ogni giorno
BUKHARA – SHAKHRISABZ – SAMARCANDA (270 km + escursione + 140 km)
Colazione in hotel e trasferimento a Shakhrisabz “la città verde” (270 km). Piccola località situata a sud di Samarcanda. Visita alle splendide rovine di questa antica e gloriosa città, con oltre duemila anni di storia. Venne costruita secondo un modello tipico dell’Alto Medio Evo con una struttura centrale simile a quelle di Samarcanda e Bukhara ed ha continuato a svilupparsi durante il IX e X secolo nonostante i continui conflitti tra le dinastie samanidi e i turchi. E’ la città natale di Tamerlano e una volta, probabilmente, la sua fama oscurava addirittura quella di Samarcanda. Egli vi fece infatti costruire il Palazzo Ak-Saray (1379-1404) “il palazzo bianco” di cui sbalordiscono la grandezza e la magnificenza. Lo stesso vale per il Dorutilavat (seggio del potere e della forza) che forse arrivava anche a superare in grandiosità lo stesso palazzo, mentre tra le altre attrattive ci sono le tombe degli antenati di Tamerlano e la gigantesca moschea di Kok-Gumbaz (1437) utilizzata come moschea per la preghiera del venerdì. Trasferimento a Samarcanda (140 km), cena e pernottamento in hotel.
7ºGIORNO – Ogni giorno
SAMARCANDA (escursione)
Colazione poi giornata dedicata alla escursione per la città. La prima testimonianza della città Samarcanda data 2.750 anni. Visita del mausoleo Gur-Emir (XV secolo) – che significa “la tomba del emiro” è posta dove è sepolto Tamerlano e i suoi seguaci. Il mausoleo fù costruito per ordine dello Tamerlano per suo nipote Mukhammad Sultan, morto nel 1403. La moschea di Bibi-Khanim (XV secolo) – dall’architettura gigantesca costruita anche questa per ordine di Tamerlano dopo la suo campagna in India, per mostrare il suo potere, per farlo deportò a Samarcanda migliaia di artigiani indiani. Timur-lan ( Letteralmente Timur lo Zoppo da noi chiamato appunto Tamerlano) volle costruire la grande moschea del venerdì con uno stile che la doveva farla somigliare al paradiso. La piazza Registanche è il simbolo di Samarcanda (XV-XVII secolo). Nel pomeriggio visita del complesso Shakhi-Zinda (XIV-XV secolo), composto da alcuni mausolei. Cena in ristorante locale e pernottamento in hotel.
8ºGIORNO – Ogni giorno
SAMARCANDA – TASHKENT (escursione + treno)
Colazione. Escursione per il museo archeologico di Afrosiab e il mausoleo Daniar (XV secolo) si trova in un luogo pittoresco non lontano dal fiume Siyob. Trasferimento alla stazione ferrovia e partenza per Tashkent con treno veloce AFROSIYOB 17.00-19.10 o con treno Samarkand – Tashkent 15:05-18:25. Arrivo a Tashkent, cena in ristorante locale. Sistemazione e pernottamento in hotel.
9ºGIORNO – Ogni giorno
TASHKENT – ROMA (7 km + volo)
Colazione in hotel. Trasferimento verso l’aeroporto (7 km) e assistenza. Partenza da Tashkent alla volta dell’Italia.